La manutenzione impianti industriali svolge un ruolo chiave nel migliorare la qualità della gestione della produzione.
Ecco perché è sempre più rilevante per le aziende capire in cosa consiste, quando farla, quali sono obblighi e normative e quali sono i costi.
Si tratta di un’azione programmata con un duplice obiettivo ben preciso: mantenere inalterata l’efficienza di un’immobilizzazione materiale (macchinari, automezzi o impianti) e fare in modo che questi ultimi mantengano una produttività costante.
La manutenzione industriale si svolge a titolo cautelativo: essa serve ad evitare che le parti usurate possano generare danni o guasti che determinerebbero un blocco dell’attività produttiva, oltre ad oneri economici per il ripristino.
La norma UNI 10147 riconosce diversi tipi di manutenzione, ovvero quella:
1 - Autonoma: si tratta di semplici ispezioni come la pulizia, la lubrificazione o le piccole regolazioni. Gli esiti devono essere registrati su appositi cartellini applicati direttamente sugli asset o, meglio, digitalizzati tramite un software di manutenzione.
2 - Preventiva: il suo obiettivo è quello di intervenire prima che si presenti un’anomalia per ridurre il numero di guasti improvvisi e fermi macchina inaspettati.
In questa tipologia rientrano:
basata su cicli di manutenzione preventiva da ripetersi a cadenze costanti.
basata sulla rilevazione delle condizioni del macchinario o impianto, e sul monitoraggio di determinate metriche (ad esempio il numero di chilometri effettuati, il numero di battute ecc.)
basata sull’analisi statistica e sulla rilevazione in tempo reale tramite sensori applicati agli asset, con lo scopo di anticipare i guasti. Si tratta della tipologia di manutenzione più evoluta e vicina all’industria 4.0.
3 - Correttiva: prevede di attendere passivamente il presentarsi di un guasto o rottura, e solo successivamente procedere con la manutenzione dei macchinari industriali, impianti o altri beni. In questi casi l’intervento è dunque effettuato a valle di una situazione già compromessa.
4 - Migliorativa: consiste in una serie di piccole azioni di miglioramento e accrescimento del valore dell’impianto o bene industriale, al fine di aumentarne l’affidabilità e la manutenibilità.
Quella correttiva e quella preventiva minore (limitatamente alle operazioni di routine e di prevenzione del guasto) rientrano nella manutenzione ordinaria.
Quella migliorativa e quella preventiva rilevante rientrano nella manutenzione straordinaria.
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